«È necessario potenziare la presa in cura e la sorveglianza territoriale attiva per i pazienti in isolamento domiciliare obbligatorio affetti da COVID-19, dimessi, o paucisintomatici non ricoverati e per i pazienti in isolamento fiduciario per i contatti di caso o i pazienti sintomatici senza evidenza di contatto, nonché i pazienti fragili, cronici e affetti da patologie invalidanti che a seguito dell’emergenza in corso costituiscono la parte più vulnerabile della popolazione»
Nell’aggiornamento delle Linee organizzative del Ministero della Salute per la gestione dei servizi ospedalieri e territoriali in corso di emergenza COVID-19, pubblicate il 25 marzo, viene dedicata particolare attenzione all’esigenza sollevata anche da AISM di potenziare la presa in cura e la sorveglianza territoriale dei pazienti fragili, cronici e affetti da patologie invalidanti che, in questi momenti estremamente difficoltosi per tutti, vivono un’emergenza doppia: il rischio di contagio interviene su condizioni di salute, come può accadere in persone con sclerosi multipla, che possono presentare situazioni di immunodepressione e quindi diventa ancora più necessario assicurare un’adeguata sorveglianza per i pazienti a domicilio in tali condizioni che presentino sintomi anche lievi di contagio. A questo si aggiungono le difficoltà nel continuare i percorsi di cura, a partire dalla terapia farmacologica, indispensabili per controllare l’andamento di una malattia come la sclerosi multipla.
Le informazioni raccolte dall’Osservatorio AISM sulla SM, attivo sull’intero territorio nazionale, il numero sempre più ampio di risposte raccolte in pochi giorni all’indagine AISM, le urgenze segnalate dalle persone con SM alle Sezioni territoriali stanno indicando con forza la necessità indifferibile di garantire, anche in questa fase, la continuità della presa in carico delle persone con SM inclusa l’assistenza a domicilio garantendo nel contempo l’assoluto rispetto delle misure di prevenzione da contagio; la continuità dei piani riabilitativi individuali rispetto alle prestazioni indifferibili; l’accesso ai farmaci, alle visite ed agli esami; la garanzia, anche a livello di strutture, delle prestazioni essenziali nonché il mantenimento di una piena operatività dei Centri clinici per la gestione della Sclerosi Multipla, oggi sottoposti – come tutto il sistema sanitario – ad una prova senza precedenti.
«Mentre accogliamo con grande favore – afferma Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali e Advocacy di AISM – l’attenzione che il Ministero riserva in queste linee di indirizzo alla doppia emergenza che colpisce le persone più fragili, come Associazione continuiamo a stare vicini a tutte le persone con SM, a dare voce alle urgenze che ci vengono segnalate e a collaborare con tutti i responsabili istituzionali, a ogni livello, per individuare rapidamente risposte che possano durare per tutto il tempo dell’emergenza».
Per questo l’Associazione continua a lavorare ed anzi sta potenziando ulteriormente la propria capacità di risposta mettendosi a disposizione delle Istituzioni e del sistema di protezione civile, non solo a livello nazionale ma anche nelle singole Regioni e nei singoli Comuni, così da costruire assieme le migliori risposte, territorio per territorio, persona per persona.
Le nuove linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali nell’ambito dell’emergenza COVID-19, approvate e diffuse dal Ministero della Salute, vanno a uniformare, quanto più possibile, il percorso organizzativo dei servizi regionali ospedalieri e territoriali, anche con iniziative di carattere straordinario ed urgente fondate sulle disposizioni concernenti il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus.
E questa è la strada che dovremo continuare a seguire in questo momento di eccezionalità per garantire, insieme, anche in questo momento, come indica l’Agenda della SM 2015-2020, «risposte tempestive, personalizzate, integrate e omogenee su tutto il territorio nazionale».