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17/09/2019

Gravidanza e sclerosi multipla, alla scoperta dei cambiamenti nel sistema immunitario

 

La gravidanza modifica la storia della sclerosi multipla (SM) in modo positivo. Durante la gestazione il tasso delle ricadute tende a diminuire. A cosa sia dovuto esattamente questo effetto benefico della gravidanza sulla SM non è chiaro.

 

Per capirlo meglio, un team di ricercatori guidati dal dottor Antonio Bertolotto, direttore del Centro di Riferimento Regionale Sclerosi Multipla (CRESM) dell’A.O.U. San Luigi Gonzaga e del Laboratorio di Neurobiologia del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO) di Orbassano, in collaborazione con il Prof. Marozio del Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant'Anna di Torino, ha analizzato il sistema immunitario di alcune donne con sclerosi multipla e lo ha confrontato con quelle di donne sane durante diversi momenti della gestazione. I risultati dello studio – finanziato da AISM e la sua Fondazione (FISM) e pubblicato su Frontiers in Immunology– lasciano supporre che più che una differenza a livello quantitativo nel numero di cellule del sistema immunitario, il miglioramento della malattia durante la gravidanza sia imputabile a modifiche funzionali delle cellule.

 

Il miglioramento della malattia indotto dalla gravidanza, ricordano i ricercatori in apertura del paper, è pari a una riduzione del tasso di ricadute fino al 70% nel terzo trimestre. Questi benefici naturali della gestazione scompaiono appena dopo pochi mesi dalla nascita del bambino, quando il rischio di ricadute aumenta, tanto che si ritiene che la gravidanza non cambi l'andamento della malattia nel lungo termine.

 

In che modo però quei nove mesi agiscono sul sistema immunitario? Per scoprirlo i ricercatori hanno analizzato campioni di sangue di tessuto deciduale (una porzione della mucosa uterina parte della placenta) di alcune donne con sclerosi multipla e controlli sani a diverse settimane di gestazione e dopo il parto. Nello studio sono stati inclusi anche alcuni campioni di sangue provenienti da donne sane e con sclerosi multipla ma non incinte. I ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione su alcuni particolari cellule del sistema immunitario (come linfociti T, cellule NK e monociti). L'idea nello specifico era quella di capire se la gravidanza inducesse dei cambiamenti nella frequenza di queste cellule.

 

Analizzando le differenti popolazioni cellulari prese in considerazione, gli scienziati hanno osservato che nelle donne con SM la gravidanza non sembra modificarne la frequenza. Per esempio, diversamente da quanto avveniva per le donne sane - dove si osserva un aumento dei linfociti CD4 a partire dal secondo semestre - in quelle con SM queste cellule rimanevano stabili durante tutta la gravidanza (questa popolazione è tendenzialmente più elevata nelle persone con malattia rispetto ai controlli). Anche un'altra popolazione cellulare, i linfociti T regolatori, non subiva cambiamenti nella frequenza durante la gestazione, mentre nelle donne sane (che ne hanno generalmente di più) diminuivano. La frequenza delle cellule prese in esame dai ricercatori nei campioni di tessuto deciduale non cambiava tra donne con SM e donne senza la malattia.

 

Alla luce dei risultati i ricercatori ipotizzano che la gravidanza migliori la malattia più modulando l'attività delle cellule del sistema immunitario che modificandone la frequenza. Per lo meno non a livello dei grandi gruppi analizzati. Per esempio, all'interno della popolazione CD4 potrebbero esserci modifiche nelle sottopopolazioni, con l'aumento di alcuni tipi ad attività antiinfiammatoria e la diminuzione di quelli con attività invece patogenica, ipotizzano gli autori. «Ulteriori studi», concludono, «che esplorino i cambiamenti funzionali di queste cellule sarebbero cruciali per far luce sui complessi meccanismi della tolleranza indotta dalla gravidanza e in generale sull'autoimmunità».

 

Referenza

Titolo: Immunomodulatory Effect of Pregnancy on Leukocyte Populations in Patients With Multiple Sclerosis: A Comparison of Peripheral Blood and Decidual Placental Tissue
Autori: Michela Spadaro, Serena Martire, Luca Marozio, Daniela Mastromauro, Elena Montanari, Simona Perga, Francesca Montarolo1,2,4, Federica Brescia, Alessia Balbo, Giovanni Botta, Chiara Benedetto and Antonio Bertolotto
Rivista: Front. Immunol., 16 August 2019 
DOI: https://doi.org/10.3389/fimmu.2019.01935

 

Questo progetto di ricerca è stato finanziato con il Bando FISM con cui ogni anno AISM e la sua Fondazione mettono a disposizione fondi per i ricercatori e rinnovano l’impegno a ottenere risultati di qualità che possano migliorare in maniera concreta la vita delle persone con SM.

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