Nella foto: il gruppo dei ricercatori di AISM e la sua Fondazione all'ultimo Congresso Scientifico Annuale
Nel 2025 il Premio Giovani Ricercatrici e Ricercatori promosso dal Gruppo 2003 per la ricerca scientifica dedica uno dei suoi dieci ambiti alla sclerosi multipla. Una scelta che parla di presente e futuro, e che per la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM) rappresenta un segnale importante.
«Siamo felici che tra i temi di quest’anno ci sia la sclerosi multipla - dichiara Mario Alberto Battaglia, Presidente di FISM – È un modo concreto per dare valore al lavoro di tanti giovani ricercatori che, anche grazie al nostro sostegno, stanno contribuendo a costruire una medicina più efficace e vicina alle persone. Soprattutto, stanno contribuendo a costruire la speranza concreta di una cura definitiva che ancora non esiste per la sclerosi multipla».
Il sostegno ai giovani è una priorità indicata chiaramente nell’Agenda della Sclerosi Multipla 2025, il documento che orienta l’impegno dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e della sua Fondazione.
Proprio per questo, FISM lavora per garantire risorse stabili alla ricerca, creando percorsi di formazione, crescita e carriera, e promuovendo il coinvolgimento diretto del Terzo Settore nella definizione delle strategie di ricerca.
Solo ascoltando chi vive la sclerosi multipla ogni giorno si può fare una ricerca utile, inclusiva e davvero trasformativa.
FISM dal 1998 affianca AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla, nel promuovere, indirizzare e finanziare la ricerca scientifica: sostiene ogni anno centinaia di gruppi di ricerca, promuove borse di studio, rientri dall’estero e percorsi di crescita per giovani ricercatori. Solo nel 2024 ha finanziato oltre 220 gruppi di ricerca, che spaziano dalla ricerca di base alla riabilitazione, fino agli studi sociali e sanitari.
E proprio in questi giorni è stato lanciato il Bando FISM 2025, con 5 milioni di euro a disposizione per chi lavora sulla sclerosi multipla e le patologie correlate.
Tra le novità più significative: il coinvolgimento diretto delle persone con SM nella valutazione dei progetti. Perché una ricerca che guarda lontano deve partire da chi vive la malattia ogni giorno.
L’inclusione della sclerosi multipla nel Premio del Gruppo 2003 – che coinvolge alcuni tra i più importanti ricercatori italiani – è un riconoscimento importante. Un’occasione per mostrare il valore sociale e scientifico di una sfida che coinvolge 144.000 persone solo in Italia, ma anche per incoraggiare i giovani talenti a non arrendersi e continuare a fare ricerca nel nostro Paese.
