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04/06/2014

Lasciare un mondo migliore è possibile

testamento solidale

Il testamento solidale è una pratica in crescita, ma c’è ancora molto da fare. AISM ha presentato oggi a Roma, insieme ad altre Associazioni, un’indagine sui lasciti condotto da GFK-Eurisko. E una mostra racconta i testamenti di personaggi storici

 

Cresce il numero degli italiani che inseriscono il lascito solidale nelle loro ultime volontà. A donare sono soprattutto donne, oltre il 60% del totale. È ciò che emerge da un'indagine promossa da Eurisko insieme al network Testamento solidale, composto da alcune tra le più importanti associazioni nazionali - tra cui AISM - per sensibilizzare l'opinione pubblica sull’importanza di un gesto che può fare la differenza nella vita delle persone che ne hanno più bisogno.

«Dai risultati di questa ricerca emerge che oggi in Italia 2 donne su 3 decidono di lasciare un mondo migliore alle prossime generazioni - afferma Antonella Moretti, Direttore Generale AISM - Il ruolo della donna è, purtroppo, maggiormente rilevante anche nella SM, che le colpisce in misura doppia rispetto al genere maschile. Negli ultimi anni in Italia è aumentato il numero di lasciti solidali, ma è necessario fare ancora molto per diffondere la cultura e la consapevolezza di questa possibilità che può cambiare concretamente le cose. Alla nostra associazione è già successo: il Centro di Riabilitazione AISM Liguria - nel quale le persone con SM possono ricevere trattamenti riabilitativi - è stato aperto anche grazie ad un importante lascito. Tali trattamenti, insieme alle terapie, contribuiscono a migliorare la loro qualità di vita da subito. Non solo, la struttura è anche un polo in cui i ricercatori AISM svolgono ricerca scientifica d’eccellenza sulla riabilitazione in rapporto alla SM. Il sostegno che ognuno può dare per la realizzazione di questo ed altri progetti è dunque fondamentale». 

Giovedì 5 giugno 2014, a Roma, sono stati presentati i dati dell'indagine, accanto a una mostra che racconta i testamenti di personaggi storici e i lasciti di persone comuni dei nostri giorni che hanno aiutato a costruire o mantenere in vita idee e luoghi. Sostegni concreti che danno speranza. Cavour, per esempio, lasciò alla città di Torino un fondo per costruire un asilo pubblico; col suo testamento Giuseppe Verdi finanziò alcuni istituti di beneficenza e di cura a Genova e una casa di riposo a Milano per musicisti indigenti; il primo Presidente della Repubblica italiana, Enrico De Nicola, cancellò i debiti dei più poveri al Monte di Pietà di Napoli. Ma un altro messaggio fondamentale è che il testamento solidale non è per soli ricchi. Nella metà dei casi il valore del lascito è sotto i 20 mila euro.

Nel nostro paese i numeri stanno aumentando. Ma sono ancora inferiori rispetto, per esempio, alla Gran Bretagna dove la propensione al testamento degli over 55 si attesta intorno all’80% e agli USA (50%). In Italia solo l’8% degli over 55 ha fatto testamento, mentre il 5% è intenzionato a farlo e il 6% è incerto. Negli ultimi 10 anni si registra comunque un aumento delle donazioni. Secondo l’80% dei notai interpellati la propensione a donare è cresciuta del 10% dal 2004 a oggi. 

AISM promuove da dieci anni incontri sul territorio con i notai in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato, e campagne nazionali per sensibilizzare i cittadini sul tema del lascito (La Settimana Nazionale dei Lasciti AISM, che si vogle tutti gli anni a gennaio). Con il network Testamento solidale ha deciso di lavorare in rete con le maggiori Onlus italiane per diffondere la cultura del testamento come strumento di solidarietà. L’obiettivo del network – che è incontinua espansione e a oggi riunisce Action Aid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children – è diffondere la cultura della solidarietà tra i cittadini italiani.