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19/11/2019

Premio Antonio Feltrinelli 2019 al professor Giuseppe Matarese

 

La ricerca scientifica, sempre più, è l’arte che crea connessioni, anche innovative, tra campi apparentemente diversi. Oggi più che mai la scienza ha compreso che non si può lavorare per compartimenti stagni e che la ricerca che cambia la vita delle persone è solo quella che mette intorno allo stesso tavolo a lavorare per obiettivi condivisi tanti stakeholder, tanti “attori” diversi, primi i ricercatori e i clinici con le associazioni delle persone coinvolte.

 

E proprio alle innovative connessioni tra funzionamento del sistema immunitario e nutrizione si è dedicato da circa 20 anni il professor Giuseppe Matarese dell'Università degli Studi di Napoli - Federico II, che ha appena ricevuto il Premio "Antonio Feltrinelli" per la Patologia, Oncologia, Immunologia e Microbiologia, istituito dallo stesso Antonio Feltrinelli per valorizzare le eccellenze italiane e internazionali in campo scientifico e artistico. Il Premio è stato consegnato all’Accademia dei Lincei, prestigiosa istituzione scientifica fondata in Italia nel 1603.

 

«L’immunometabolismo – spiega Matarese - ha permesso di capire negli ultimi 20 anni come l’attività immunitaria venga controllata da due sistemi che apparentemente non hanno nulla a che vedere con il sistema immunitario, ossia ciò che mangiamo e il nostro metabolismo, il modo attraverso cui usiamo il carburante che ci tiene in vita. Grazie a un’innovativa serie di studi ormai è stato chiarito che il sistema immunitario, la struttura che ci difende dalle infezioni e dai patogeni, per funzionare ha bisogno di quel carburante che viene fornito dall’alimentazione e, in particolare, da un ormone peptidico del tessuto adiposo, la leptina, Questi studi sono il “seme” di ciò che con AISM e la sua Fondazione stiamo traslando sperimentalmente anche alla clinica di malattie autoinfiammatorie come la sclerosi multipla, con studi sulla regolazione immunometabolica indotta dalla dieta e dai segnali di restrizione calorica».

 

Quello ricordato da Matarese come uno dei “frutti” delle sue ricerche sull’immunometabolismo è il Progetto Speciale Restrizione calorica come nuovo approccio terapeutico per manipolare l’immunità e per migliorare il potenziale terapeutico di farmaci di prima linea nella sclerosi multipla recidivante-remittente, finanziato da AISM e la sua Fondazione FISM. Un progetto che, come evidenzia il professor Mario A. Battaglia, Presidente FISM, «è all'avanguardia anche per il coinvolgimento delle persone con sclerosi multipla nella governance della ricerca scientifica stessa. Non a caso rientra come “case history “nel progetto europeo Multi-Act, finanziato dalla Comunità Europea e coordinato dalla nostra Fondazione per creare un nuovo modello di ricerca multistakeholder innovativa e responsabile, per aumentare l'impatto della ricerca sulla salute e qualità di vita delle persone con malattie neurologiche».

 

Di connessione in connessione, insomma, AISM e la sua Fondazione per la ricerca, grazie anche agli innovativi percorsi per cui è stato premiato il Professor Matarese, lavora intensamente per dare sostanza a una ricerca che «nutra» finalmente la possibilità per tutti di vivere liberi dalla sclerosi multipla.