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02/11/2016

Flavia Coccia: «Un Paese bello e accessibile è anche un affare»

«Spesso l'accessibilità è stata vista come una seccatura da parte dell'industria del turismo, un costo aggiuntivo, un'imposizione. Invece è una grande opportunità». In questa intervista parla Flavia Maria Coccia, Presidente del Comitato per la promozione e il sostegno del turismo accessibile istituito presso il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT)

 

 

"I veri viaggiatori partono per partire, e basta", ha scritto Baudelaire. Si parte per il gusto di andare, per dare risposte al desiderio che ci urge dentro. E questo vale, deve valere per tutti, anche per le persone con disabilità. Ne è convinta Flavia Coccia, Presidente del Comitato per la promozione e il sostegno del turismo accessibile istituito presso il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT): «Un giovane con disabilità che parte con la sua compagna per un viaggio romantico cerca prima di tutto una destinazione che alimenti il loro amore. Non può e non deve partire prima dalla ricerca di un albergo accessibile per adattare poi i propri desideri di turista alle strutture che trova. Perché questo accada servono informazioni, devono essere facilmente disponibili, per tutte le mete e tutte le strutture, così da poter scegliere in libertà».

 

Per questo, dopo avere dato vita nel 2013 al primo Libro Bianco per il turismo accessibile in Italia, dal titolo  Accessibile è meglio, «noi del Comitato per il Turismo accessibile del Ministero, abbiamo spinto affinché nella nuova legge di riclassificazione degli alberghi, in fase di realizzazione presso il Ministero, si inserisca la necessità per tutte le strutture recettive di fornire informazioni utili alle persone con disabilità. Tutte le strutture alberghiere, una volta approvata la legge, dovranno rendere disponibili a tutti informazioni sulla camera, sull’ascensore, sull’accesso, per rendere più semplice per chi vuole viaggiare capire quello che troverà nelle strutture recettive. Non saranno quindi adempimenti amministrativi, si tratterà di informare: l’intento del provvedimento è quello di fare in modo che gli alberghi informino meglio la clientela con disabilità».

 

Coccia opera da oltre vent’anni nel campo del turismo: ha lavorato a lungo presso ISNART, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, è stata anche coordinatore del Dipartimento Affari Regionali Turismo e Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Anche per questo i suoi ragionamenti non sono esercizi retorici, ma poggiano sulla solidità dei dati della ricerca: «Secondo i dati forniti dall’Unione Europea nel 2011 si contavano in Europa 138,6 milioni di persone con bisogni di accessibilità. Nel 2012 le persone con disabilità hanno fatto 783 milioni di viaggi in Europa, con una crescita media dell’1,2% all’anno, che porterà agli 862 milioni di viaggi previsti nel 2020. Portando con sé cifre enormi, che farebbero bene all’economia italiana, se riuscissimo a intercettare meglio questo mondo di viaggiatori con disabilità: sempre l’Unione europea ha stimato che il turismo accessibile in Europa ha prodotto nel 2012 un fatturato diretto di 357 miliardi di euro, che diventano 876 miliardi di euro se si considera anche l’indotto, garantendo anche occupazione a circa 8,7 milioni di persone».

 

Ecco, dunque, un nodo critico per l’Italia: c’è una domanda enorme di turismo accessibile, ma il nostro “sistema Paese” non riesce veramente ad intercettarla. O meglio, come spiega la stessa Coccia, «in Italia a oggi sono attivi 360 progetti di turismo accessibile, ma sono spesso progetti troppo piccoli, creati come singole esperienze e non con una logica coordinata. Così, l’Italia non si può annoverare ancora come un Paese veramente accessibile».

 

Si tratta, dunque, di mettersi in rete, di entrare nelle grandi rete europee, di condividere le informazioni, così che chi vuole conoscere sappia dove può andare. In quest’ottica, un’iniziativa come quella di Europe Without Barriers, che lo scorso marzo ha riunito a Lucignano (Arezzo) le principali organizzazioni e i principali attori italiani e internazionali coinvolti nel turismo accessibile, è un contributo utile e importante per garantire a tutti il diritto a viaggiare e per rafforzare una rete di reale condivisione delle informazioni, dei progetti e delle iniziative.

 

«C’è poi una questione insieme pratica e culturale, e che ci tocca tutti come italiani. Spesso l’industria alberghiera, ma anche le singole comunità locali, nel loro complesso hanno vissuto la questione dell’accessibilità come una seccatura, un costo aggiuntivo, un imposizione normativa. Invece è una grande opportunità per tutti: se un’amministrazione locale rende perfettamente accessibile la propria città, oltre a garantirsi un ritorno economico dai turisti con disabilità, migliora per tutti i propri cittadini la qualità della vita, la mobilità, l’accesso all’offerta culturale e del tempo libero. Anche questo è un percorso di crescita complessiva cui siamo oggi chiamati: le nostre ricerche rivelano come le varie imprese del turismo abbiano iniziato a comprendere che l’attenzione all’accessibilità sia importante. Ma poi cosa fanno realmente? I più attenti si preoccupano di garantire accesso facilitato, ascensore, camere accessibili. Ma non capiscono ancora bene che il problema è un altro, è la qualità e il comfort per tutti. Non si tratta di avere una rampa in più: se, poi, passa dal retro o dal magazzino della cucina, non si fa vera accoglienza, bisogna farla passare dall'ingresso principale, come tutti. E poi servono mezzi pubblici, musei e cinema accessibili e tanto altro ancora».

 

Come dice la canzone, «coraggio, partire per ricominciare, lasciare tutto indietro e andare. E, per quanta strada ancora c’è da fare, amerai il finale».

 

 

Per approfondire

Il «Libro Bianco» del Turismo Accessibile è scaricabile dalla pagina Facebook ufficiale del Comitato per il turismo accessibile, oppure da questo link direttamente in formato pdf.

Sul sito ufficiale del Turismo in Italia, nella pagina dedicata al turismo accessibile, tutte le informazioni attualmente disponibili in rete per muoversi in autonomia nel nostro Paese e la Carta dei diritti del Turista.

Nel video che trovi all'inizio di questa pagina l’intervento di Flavia Coccia al meeting organizzato da Europe Without Barrier lo scorso marzo a Lucignano. Qui i video di tutti gli altri interventi.