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27/05/2018

Un progetto per mettere al centro della ricerca e della cura la voce delle persone con SM

Lanciata al Convegno FISM una collaborazione tra la Fondazione di AISM e l’Accelerated Cure Project. Sintomi dei farmaci, impatto sulla quotidianità tra i parametri che saranno utili alla scienza e allo sviluppo di nuove terapie

 

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La valutazione dell'efficacia di un trattamento per le persone con sclerosi multipla (SM) passa tanto dai dati clinici, come quelli relativi alle lesioni o alle ricadute, quanto dall'ascolto della voce delle persone coinvolte. Quanto un intervento terapeutico riesce a migliorare gli aspetti legati alla fatica? Quanto quelli relativi all'agilità nel camminare? Quale è in sostanza il peso che riesce ad avere concretamente sulla qualità di vita del paziente? Oggi, a rispondere a queste domande sono i Patient Reported Outcomes (PROs), questionari che riportano le condizioni del paziente e che sono autocompilati dalla persona con SM. Il problema è che ne esistono tantissimi e il loro utilizzo nelle sperimentazioni cliniche è frammentato. Per armonizzarne l'utilizzo su scala internazionale nasce oggi una collaborazione Italia-Usa che mira a creare uno standard nel campo, per misurare l'impatto di un'attività di ricerca con la prospettiva di una persona con SM. Armonizzare per confrontare i risultati, per potenziare la voce de paziente.

 

Nella foto: il dott. Giampaolo Brichetto, Coordinatore delle Ricerca in Riabilitazione e Principal Investigator del progetto PROMOPRO-MS

 

«Un'iniziativa analoga, ma su scala nazionale, era già stata avviata in Italia, con il progetto PROPOPRO-MS finanziato dalla AISM e la sua Fondazione nel 2014, nato proprio per fare ordine tra le centinaia di questionar utilizzati – ricorda Giampaolo Brichetto, Coordinatore delle Ricerca in Riabilitazione della FISM, durante il Congresso Scientifico Annuale della Fondazione in corso a Roma, presso l’Auditorio Antonianum, fino al 30 maggio – e si tratta di un'iniziativa fondamentale perché pensata per tenere in profonda considerazione gli effetti di farmaci o schemi di riabilitazione direttamente sulla persona con SM cercando di identificare quali sono i questionari più efficaci per misurare questi aspetti». Iniziative analoghe sono nate anche inoltre parti del mondo, ricorda Brichetto: “Una di queste è quella del network americano iConquerMS™, lanciato dall'Accelerated Cure Project for MS, e oggi con la collaborazione tra il nostro database di PROs e il loro quello che vogliamo fare è creare un'armonizzazione di questi questionari a livello internazionale, andando oltre i confini nazionali, creando un set di strumenti per ascoltare la voce dei pazienti che possano essere utilizzati ovunque, in Italia come negli Usa». Creare uno standard significa creare una base condivisa che permetta di confrontare la voce dei pazienti, aumentando l'impatto che questa ha sui risultati della ricerca stessa. 

 

 

Il primo passo del progetto – avviato oggi e con una scadenza al 2021 – sarà quello di analizzare i database esistenti sui PROs, sia in Italia che in Usa, per identificare quelli che possono essere tradotti: ma non linguisticamente quando culturamente adattati. «Dopo questa fase, che prenderà circa un anno, verrà avviata un'attività pilota in cui verranno raccolti longitudinalmente i dati da questi PROs dalle persone con SM in Europa e negli Usa», riprende Brichetto.

 

Scopo finale è quello di mettere insieme un pacchetto di PROs che possano essere utilizzati anche dalle agenzie regolatorie che si occupano dell'approvazione dei farmaci, come l'americana Food & Drug Administration (FDA) o l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA): «Per le agenzie regolatorie è importante avere a disposizione, al di là dei risultati clinici che monitorano gli effetti biologici di un trattamento, questo tipo di dati: quanto si modificano concretamente la qualità di vita o gli aspetti che possono essere danneggiati dalla malattia e chiedono alle associazioni che se ne occupano di fornire questo tipo di informazioni».

 

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