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06/10/2022

Vaccini anti-Covid, l'importanza dei richiami per le persone con sclerosi multipla

 

Spegnere la risposta immunitaria sregolata da un lato, e dall'altro stimolarla contro un nuovo patogeno. Interessi contrastanti per il sistema immunitario delle persone con sclerosi multipla (SM), in trattamento per la malattia e posti di fronte alla necessità di protezione dal coronavirus.

 

Per questo da tempo diversi ricercatori sono al lavoro per capire capire come rispondono i pazienti alle vaccinazioni anti-Covid, nell'intento di capire come ottimizzare i trattamenti e le strategie vaccinali. Qualcosa in più sul tema arriva da uno studio sostenuto dal bando speciale di AISM e la sua Fondazione lanciato per conoscere meglio i rapporti tra SM e SARS-CoV-2 e pubblicato di recente su Fontiers in Immunology.

 

La ricerca sottolinea l'importanza dei booster per i pazienti con sclerosi multipla, perché sono in grado di potenziare la risposta immunitaria nei pazienti in trattamento con farmaci immunosoppressivi. Lo studio è stato guidato da Maria Laura Idda e Maristella Pitzalis dell'Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica del CNR, e coordinato da Francesco Cucca dell' Università di Sassari, Eleonora Cocco del Centro Sclerosi Multipla, ATS Cagliari e Zarbo Ignazio Roberto dell’Unità neurologica AOU Sassari.

 

Il lavoro del team ha riguardato un gruppo di pazienti con sclerosi multipla che avevano ricevuto un vaccino a mRna contro Covid-19, le cui risposte immunitarie al vaccino sono state analizzate in momenti diversi: sei mesi dopo la seconda dose, o un mese dopo quella booster, e messi a confronto con i dati già acquisiti per quelli a distanza di un mese dalla seconda dose. In totale sono stati analizzate circa 1300 persone con sclerosi multipla.

 

I ricercatori hanno osservato che le risposte umorali (ovvero quelle anticorpali) a sei mesi, così come a un mese di distanza dalla seconda dose, erano ridotte nei pazienti in trattamento con alcuni farmaci, come fingolimod e trattamenti anti-CD20 (come sono rituximab e ocrelizumab), rispetto ai pazienti non trattati.

 

Non sono state inoltre osservate differenze significative per gli altri trattamenti, scrivono i ricercatori. Ma la terza dose rinvigoriva la risposta immunitaria, come spiegano gli autori: «Un forte aumento dei livelli anticorpali è stata osservata un mese dopo la terza dose booster in tutti i pazienti trattati con diverse le categorie di farmaci considerati, compresi quelli trattati con fingolimod e terapie anti-CD20».

 

Questo sebbene in quelli che ricevevano questi farmaci le risposte anticorpali crescessero comunque meno rispetto ai pazienti non trattati. Questi pazienti inoltre  riscontravano sì anche un tasso più elevato di infezioni da coronavirus ma avevano comunque sintomi poco gravi, tali da non richiedere ospedalizzazione.

 

«Quanto osservato suggerisce che la vaccinazione, e in particolare le dosi di richiamo del vaccino, possono ancora fornire una protezione aggiuntiva contro la malattia COVID-19 grave, probabilmente potenziando le risposte immunitarie come quelle mediate dalle cellule T, e stimolando ulteriormente le risposte umorali e delle cellule B residue», commentano gli autori. In linea anche con quanto già ipotizzato da altre ricerche nel campo. «Il monitoraggio delle risposte immunitarie alla vaccinazione anti Covid-19 e della sua efficacia clinica è di aiuto per stabilire strategie ottimali atte a garantire un'adeguata protezione COVID-19 senza compromettere il controllo della malattia offerto dalle terapie in uso – concludono - Sulla base di questi risultati, prevediamo che ulteriori richiami del vaccino possano migliorare ulteriormente le risposte immunitarie e la protezione da COVID-19 nei pazienti con sclerosi multipla trattati con una qualunque delle terapie qui analizzate».

 

Referenza

Titolo: Cross-sectional analysis of the humoral response after SARS-CoV-2 vaccination in Sardinian multiple sclerosis patients, a follow-up study

Rivista: Frontiers in Immunology

Autori: Maria Laura Idda, Maristella Pitzalis, Valeria Lodde, Annalisa Loizedda, Jessica Frau, Monia Lobina, Magdalena Zoledziewska, Francesca Virdis, Giuseppe Delogu, Maria Giuseppina Marini, Maura Mingoia, Marco Masala, Lorena Lorefice, Marzia Fronza, Daniele Carmagnini, Elisa Carta, Silvy Pilotto, Paolo Castiglia, Paola Chessa, Sergio Uzzau, Gabriele Farina, Paolo Solla, Maristella Steri, Marcella Devoto, Edoardo Fiorillo, Matteo Floris, Roberto Ignazio Zarbo, Eleonora Cocco and Francesco Cucca

Doi: https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fimmu.2022.946356/full
 

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